Quale risparmio si ottiene con l’autoconsumo?

L’autoconsumo per il fotovoltaico fa riferimento a “quella parte di energia elettrica prodotta che non viene immessa nella rete di trasmissione o distribuzione dell’energia elettrica in quanto direttamente utilizzata nel luogo di produzione”. Nella tabella seguente trovi qualche esempio del risparmio che si ottiene grazie all’autoconsumo. La diversa produzione di kWh dipende dalla posizione geografica, ed è inferiore nel Nord Italia rispetto al Sud.

Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico o di aggiungere un sistema di accumulo, contatta i nostri esperti. È necessario solamente compilare la scheda presente sul nostro sito web con il tuo CAP e il tipo di impianto che vuoi realizzare. In massimo un giorno lavorativo riceverai fino a 5 preventivi che potrai confrontare per scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Come funziona l’autoconsumo?

Con l’autoconsumo, tutta l’energia prodotta dall’impianto solare è utilizzata dall’abitazione o dall’azienda. Lo scopo principale non è essere immessa in rete, ma autoconsumata.
Diminuiscono, quindi, i prelievi dalla rete elettrica tradizionale e quindi la bolletta è più economica.
Questo avviene grazie ad un sistema di accumulo (SDA) che viene collegato all’impianto e che permette di immagazzinare o “stoccare” l’energia prodotta. Il flusso di energia elettrica generato viene gestito a seconda della priorità. Per prima cosa viene utilizzato per soddisfare i consumi immediati, mentre quello che resta viene immagazzinato grazie alle batterie fotovoltaiche. Se eventualmente ne rimane ancora una percentuale, questa viene immessa in rete.

Un esempio concreto

Un impianto da 3 Kw “chiavi in mano” ha un costo di circa 6.000 euro, che in detrazione fiscale (50% in 10 anni) può arrivare ad un costo effettivo di 3.000 euro.
Produrrà, in 25 anni almeno 78.000 Kwh.
Approssimando il calcolo e considerando i costi di gestione e manutenzione impianto pari a 50 € l’anno, arriviamo al costo effettivo dell’energia autoprodotta dall’impianto fotovoltaico: circa 0,08 €/kwh, quindi in 25 anni 6.000 € per 78.000 kwh.
Per 1.000 Kwh di elettricità il costo, con fotovoltaico ed incentivi, sarà di 40 € invece dei 200 € pagati in bolletta.
Il fotovoltaico in autoconsumo è, quindi, un investimento con un ritorno economico tra i 5 e i 9 anni.

Autoconsumo immediato o differito?

Si parla di autoconsumo fotovoltaico immediato, quando si utilizzano il più possibile gli apparecchi elettrici di casa nei momenti in cui l’impianto è produttivo, ma ciò può risultare difficile in quanto non è sempre possibile cambiare le proprie abitudini. Non è infatti sempre possibile consumare subito la quantità di energia prodotta dai pannelli, dal momento che spesso durante la giornata l’appartamento è vuoto poiché i genitori sono al lavoro e i figli a scuola.
Con un impianto domestico è possibile raggiungere un autoconsumo istantaneo del 20-30% dell’energia prodotta, ma gestendo opportunamente i consumi si può arrivare anche al 50%.

Ad ovviare a questo problema c’è l’autoconsumo differito, che invece permette, tramite un inverter o batterie fotovoltaiche, di mettere da parte l’energia prodotta e utilizzarla in un secondo momento.
Con un impianto dotato di questi elementi, si arriva ad un autoconsumo del 70%.

Come si calcola

Negli impianti sono presenti due contatori, quello di produzione, che misura tutta l’energia prodotta e si trova dopo l’inverter. Quello di scambio, invece, misura due energie: quella immessa e quella prelevata.
La differenza tra queste permette di calcolare l’energia autoconsumata e il risparmio dovuto ad una minore percentuale di energia elettrica acquistata dal gestore.

Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico

Il dimensionamento iniziale è fondamentale per ottenere esattamente l’energia necessaria per le tue esigenze. Dipende dalle dimensioni dell’edificio e del tetto, dai tuoi consumi e dalla posizione geografica in cui si trova la tua casa.
Con il Conto Energia, fino al 2013, più energia elettrica veniva prodotta, maggiori erano gli incentivi a cui avevi diritto. Attualmente, invece, l’impianto fotovoltaico è un buon investimento se si ripaga in una decina d’anni e questo dipende principalmente da quanta energia viene autoconsumata e quanto risparmio si ha in bolletta. Anche gli incentivi statali, attualmente al 50% per il fotovoltaico, sono sicuramente un aiuto.

Perché l’autoconsumo per il fotovoltaico è conveniente

Per la casa, ma anche per le aziende, l’autoconsumo fotovoltaico conviene perché immettere l’energia inutilizzata in rete, attraverso lo scambio sul posto, porta ad un guadagno inferiore. Il rimborso, infatti, è inferiore al costo dell’energia in bolletta per cui viene restituito solamente il 50 – 70% della bolletta, mentre l’autoconsumo la azzera del tutto.
L’energia prelevata dalla rete ha un costo maggiore rispetto a quella immessa, per cui ogni kilowatt acquistato verrà pagato ad un prezzo superiore rispetto a quello ricavato dal gestore.
Per le aziende, invece, bisogna fare un altro discorso perché durante il giorno possono facilmente raggiungere il 100% dell’autoconsumo, anche senza bisogno di accumulatori . Valuta insieme ad un esperto se conviene un sistema di batterie fotovoltaiche.

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